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Vincitori 2023

GRAND PRIX DES FESTIVALS – Conseil de la Vallée


AN ACCIDENTAL LIFE, di Henna Taylor (USA, 2021, 86′)

Una storia di determinazione e coraggio. Una tragedia che potrebbe fermare la scalata verso il successo della protagonista. Ma che offre anche una nuova visione del suo futuro e della sua nuova identità. Per la delicatezza e l’attenzione con la quale il regista affronta questa storia di fragilità, il premio va a An Accidental Life.

Special Mention to:
THE LAST MOUNTAIN: The Story of Tom Ballard di Chris Terrill (UK, 2021, 100′.)

Alternando immagini del presente/attuali e immagini d’archivio, il regista introduce lo spettatore nell’intimità della famiglia Ballard-Hargreaves. Meditato e crudo, il film esplora, senza concessioni, la vera natura del lutto.


MONTAGNES DU MONDE AWARD:
THE MOUNTAINS di Christian Einshøj (Danimarca, 2023, 89m)

Una storia di padri e figli. Di una famiglia distrutta che riscopre i suoi legami attraverso video amatoriali e vecchie foto dimenticate. Una tragedia che sembrava aver rotto per sempre le relazioni tra i protagonisti, che la videocamera segue con delicatezza e maestria. Per la capacità del regista di tessere una trama narrativa capace di riunificare una famiglia, il premio va a The mountains.


Special Mention to:
MOUNTAIN MAN, di Arun Bhattarai (Bhutan, 2022, 22’)

Per la semplicità e purezza stilistica con cui il regista, nel suo film di debutto, riesce a raccontare la storia di un uomo disposto a rinunciare a tutto per proteggere e difendere la sua montagna.


MONTAGNE D’ITALIA AWARD:
CARNE ET OSSA, di Roberto Zazzara (Italy, 2022, 56m)

Straordinario come un documento antropologico e avvincente come un film d’avventura.
Le mille voci di una chiamata, tra arcaica sacralità, coraggio e resistenza al dolore, che mette alla prova i piedi e l’appartenenza di un’intera comunità.
Un piccolo villaggio d’Abruzzo di cui, grazie a questo film, non dimenticherai più il nome.


MONTAGNE TOUT COURT AWARD:
EGOLAND, di Ignasi López Fàbregas (Spagna, 2022, 20m)

Un meticoloso lavoro di animazione stop-motion che, con acuta ironia e una scelta musicale appropriata, mostra l’ego nel mondo dell’alpinismo.

Special Mention to:
FOOTSTEPS, di Manu Delago (Austria-Italy, 2022, 18m)

Nonostante la brevità del corto, il film riesce a bilanciare perfettamente potere narrativo, una nitidezza dell’immagine che ci riporta alla purezza della montagna e perfetti suoni musicali. Per questo motivo, la menzione speciale va a Footsteps.


SONY AWARD

NÁTTÚRUBÖND, di Sven Peetoom, Gríma Irmudóttir, Jonathan Damborg (Islanda, 2023, 18′)

Un invito alla meditazione e all’ascolto. Al ritorno nei luoghi della durata.
Essenziale, cristallina sintesi di pensiero e bellezza naturale. Meraviglia e fragilità. Il corpo della terra è il nostro corpo. Anche la cinepresa ha pelle e cuore. E che occhio!