Velocità di trasporto, di consumo, d’informazione, di nutrizione, di spostamento, di lavoro… nel nostro mondo della velocità ci sarà ancora rifugio, da qualche parte, per la lentezza? Dove va questa forsennata corsa dell’uomo? Quale sarà la prossima fermata di questo treno? Quale l’ultima? Forse proprio in ciò che ingeriamo ogni giorno e in quello spazio, immaginario e mitologico, che con un sostantivo generico chiamiamo “montagna” la lentezza può trovare in parte la sua dimora. In che modo proviamo a chiederlo a Carlin Petrini ed Hervé Barmasse.
Arcigola, Gambero Rosso, Cheese, Salone del gusto e ovviamente Terra madre e Slow Food. Tutto ciò è inevitabilmente legato al nome di Carlo Petrini, conosciuto come Carlin. Gastronomo, sociologo, scrittore e attivista italiano, figlio di un’ortolana e di un ferroviere, ha studiato Sociologia e partecipato attivamente all’attività politica. E’ da sempre in prima linea nella battaglia contro gli OGM, trovandosi spesso in disaccordo con esponenti del mondo scientifico, favorevoli alla ricerca sugli Organismi Geneticamente Modificati e il loro utilizzo.
Originario di Valtournenche e figlio dell’alpinista Marco Barmasse, Hervé Barmasse rappresenta la quarta generazione di guide della sua famiglia. Maestro di sci e di snowboard, guida alpina e istruttore nazionale, il 13 marzo 2014 realizza sul Cervino il primo concatenamento invernale delle sue quattro creste, in solitaria, in 17 ore. Il 21 maggio 2017 insieme al compagno David Gottler scala in stile alpino la Parete Sud dello Shisha Pangma (8027 metri) sfruttando un’unica finestra di bel tempo di una sola giornata salendo, senza corde fisse e campi pre-allestiti, i 2200 metri della parete Sud in appena 13 ore.
Centro Congressi
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